Io, Caligola
6 Maggio 2023
Salito al trono imperiale (nel 37 d.C., appena venticinquenne) succedendo al nonno adottivo Tiberio, Caligola vi rimase fino alla sua morte, avvenuta meno di quattro anni dopo. Un regno breve ma segnato da un’infinita teoria di violenze, crudeltà, assassinii, orge, incesti e inenarrabili stravaganze.
Sesso e violenza per un film scandalo che ha fatto epoca. Massacrato, distrutto, rinnegato, sequestrato, oggetto di lite tra Brass e Guccione, rimane ancora oggi uno dei più malfamati film cult mai realizzati. Nelle vesti di Caligola Malcom McDowell, reduce dal successo trionfale di Arancia Meccanica di Kubrick.
Il Giardino dei Finzi Contini
7 Febbraio 2023
Gli orrori della persecuzione fascista e razzista, la crudeltà della storia e l`incanto della giovinezza si intrecciano e prendono corpo nelle vicende, ambientate a Ferrara, della famiglia di origini ebraiche Finzi-Contini. Ermanno e Olga Finzi-Contini aprono i cancelli del proprio giardino a un gruppo di coetanei dei figli Alberto e Micol. Fra questi c’è anche l’io narrante, affascinato dalla personalità enigmatica di Micol. La storia di questo amore non corrisposto, la vita di una famiglia destinata a passare dall’agio ai campi di concentramento travalicano simbolicamente il cancello del giardino, aprendosi a una storia più ampia e finendo per cogliere aspetti universali dell’animo umano.
- Premio Oscar al miglior film straniero nel 1972, nomination agli Oscar per Ugo Pirro e Vittorio Bonicelli per la sceneggiatura non originale (1972)
- Orso d’oro al Festival di Berlino (1971)
- Miglior produzione ai David di Donatello (1971)
- 2 Nastri d’Argento: Miglior scenografia e Attore non protagonista (1971)
Il conformista
Capolavoro di Bernardo Bertolucci, con la magistrale fotografia di Vittorio Storaro e gli splendidi Jean-Louis Trintignant e Stefania Sandrelli. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia. Alle porte della Seconda guerra mondiale, Marcello Clerici, spia della polizia politica fascista, si reca a Parigi in viaggio di nozze. La luna di miele è una copertura: all’insaputa della moglie Giulia, Marcello deve eliminare il suo ex professore ora dissidente politico antifascista. In un turbinio d’intreccio erotico e politico, il protagonista sente vacillare la sua fede nel regime e s’innamora della moglie del professore.
Scanners
19 Giugno 2019
È Scanners il film che nel 1981 ha consacrato David Cronenberg al grande pubblico, diventando il visionario che popola, alimenta, racconta i nostri incubi peggiori.
Cameron Vale è un disadattato che vive ai margini della società a causa di gravi disturbi psichici. Una grande multinazionale lo raccoglie e lo inserisce nel programma Ripe dell’industria di armamenti Consec. Lo scopo del programma è quello di creare degli scanner, degli esseri dotati di poteri telepatici e capaci di agire sulle capacità psichiche altrui.
Un Cane Andaluso
Durante una vacanza, nell’inverno del 1927, il pittore catalano Salvador Dalì decide insieme a Luis Buñuel di realizzare un cortometraggio. I due artisti scrivono la sceneggiatura in soli sei giorni, applicando il metodo paranoico-critico che Dalì stava elaborando in quegli anni. “Un chien andalou” nasce grazie ad un prestito finanziario della madre di Luis Buñuel e coinvolge un piccolo cast, tra cui anche i due artisti, privo di attori professionisti. Viene proiettato per la prima volta nel settembre del 1929 presso lo Studio Ursulines di fronte a un pubblico di eccellenza tra cui Jean Cocteau, Pablo Picasso e André Breton. Il cortometraggio si rivela un successo davvero inaspettato, contrariamente a ciò che avevano previsto i due artisti.
I Figli della Violenza
Il maestro del cinema surrealista Luis Buñuel mette in scena la drammatica condizione dei ragazzi di strada nella Città del Messico del dopoguerra con un occhio al neorealismo italiano. Premio per la regia al Festival di Cannes del 1951, il dramma sociale segna il ritorno di Buñuel in Spagna, raccontando la vita di ragazzi vittime predestinate di una situazione pericolosa e di un destino avverso da cui è possibile fuggire solo attraverso il sogno o la morte.
Uomini Contro
Capolavoro di Francesco Rosi con un grande Gian Maria Volonté. Ambientato negli scenari della prima guerra mondiale sull’altopiano d’Asiago il film ripercorre le vicende della divisione comandata dal generale Leone dove presta servizio il giovane sottotenente Sassu, un ex studente universitario interventista, fattosi trasferire dal Trentino dove i combattimenti sono di lieve entità. Egli è alle dirette dipendenze del comandante della Compagnia tenente Ottolenghi, un veterano disilluso sulla guerra e con malcelate idee socialiste che in diverse occasioni si opporrà agli ordini inutili od inutilmente punitivi dei superiori fino a trovare la morte durante l’ennesimo inutile attacco. Il sottotenente Sassu, durante i mesi della sua permanenza al fronte, sarà testimone dell’impreparazione dell’Alto Comando.
Il Bambino di Mâcon
Nella cattedrale di Mâcon il barocco più sfrontato sfrangia nel decadimento assoluto, la mercificazione regna e la Chiesa opera il suo verbo del male. A seguito del parto di un bambino, i progetti delittuosi del potere s’installano nelle menti e nelle azioni delle persone che poi commettono gli atti o che li canalizzano. Il tutto allestito secondo le norme e le regole di un vasto spettacolo teatrale, barocco e allucinato, scandito secondo la struttura in tre atti, con prologo, due intermezzi ed epilogo. Greenaway decide di realizzare il film perché incuriosito da alcune foto di Oliviero Toscani con immagini di neonati utilizzati come oggetti, ed è qui che si annida lo snodo centrale del film: accessoriare le vite umane, rendere un oggetto di scambio un neonato, esacerbare e distruggere il concetto di natività.
Film Rosso
Ultimo capitolo della Trilogia dei Colori: Valentine, fotomodella e studentessa ventitreenne, vive sola a Ginevra. Il fidanzato, un tipo geloso ed assillante, a volte le telefona da Londra, dove lavora. Una sera la ragazza investe accidentalmente un cane, che appartiene ad un magistrato in pensione al quale era scappato. A 65 anni, questi è un solitario, scorbutico e di rare parole, la cui sola attività consiste nello spiare gli abitanti delle villette vicine e nell’intercettare le telefonate, anche le più intime. Ma, sia pure indifferente all’incidente occorso al cane, il giudice ha un’ interesse per Valentine. Uno strano rapporto si instaura quindi fra i due, fatto di timidezza e discrezione.
Film Bianco
Il secondo film dall’acclamata Trilogia dei Colori di Krysztof Kieslowski. Karol, parrucchiere polacco a Parigi, è costretto dalla moglie francese ad accettare il divorzio a causa della sua impotenza. Tornato clandestinamente in Polonia con l’aiuto di un compatriota occasionalmente conosciuto, si insinua gradualmente nel giro degli speculatori e si arricchisce. Per riavere accanto a sé la moglie, di cui è sempre innamoratissimo, organizza un piano complicato.
Film Blu
Il primo film dell’acclamata Trilogia dei Colori di Krzysztof Kieślowski.
Quando il marito e la figlia muoiono in un incidente automobilistico Julie è distrutta dal dolore. Per liberarsi dal proprio passato e iniziare una nuova vita Julie vende la casa, distrugge i ricordi e brucia la sinfonia incompiuta del marito defunto. Julie vorrebbe una vita senza più proprietà ne legami ma il destino la riporta alla vita e all’amore.
Piovono Pietre
La piccola Coleen sta per fare la prima comunione. Suo padre Bob, fervente cattolico e disoccupato, vorrebbe regalarle un vestito per l’occasione, ma ha grosse difficoltà a mettere insieme i soldi necessari all’acquisto. Piovono Pietre (Raining Stones) racconta così le sue interminabili peripezie per raggiungere l’agognato obiettivo e ritrovare la sua dignità di uomo e di padre. Piovono Pietre è uno dei lungometraggi che ha consacrato definitivamente al successo internazionale l’inglese Ken Loach, uno dei registi più”politici” della scena cinematografica, narratore realista di storie che hanno come protagonisti proletari e sottoproletari, diseredati e vittime di ingiustizie sociali.