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Minerva Pictures porta in Italia “Love is a Gun”, opera prima di Lee Hong-Chi, vincitore del Leone del Futuro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia!

24 Novembre 2023

Dopo aver distribuito l’opera prima di Alice Diop, Saint Omer, vincitrice del Leone d’Argento e del Leone del Futuro alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Minerva Pictures, in collaborazione con Rarovideo Channel di Prime Video e The Film Club, porterà nel 2024 in Italia Love is a Gun (2023), la straordinaria opera prima del giovane regista taiwanese Lee Hong-Chi. Presentato con grande successo alla 38° Settimana Internazionale della Critica (SIC), nel contesto dell’80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, si è aggiudicato il Leone del futuro – Premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis”.

In bilico tra slanci sentimentali e implosioni noir, Love is a Gun elabora in forma minimalista una fuga (im)possibile da un destino ineluttabile, marchiato a fuoco. Il percorso di redenzione del protagonista, Sweet Potato, quasi una corsa a ostacoli, guarda al cinema di genere, ma virandolo in una rilettura autoriale fin dai primi illuminanti minuti […]. La cifra stilistica scelta da Lee riesce a contenere tutte le pulsioni del film e del suo protagonista, che cova sottopelle un’esplosione inevitabile, l’unica possibile via di fuga verso l’idilliaca isola della tartaruga” (Enrico Azzano).

Il Delegato Generale della SIC, Beatrice Fiorentino, ha definito il film “un esordio appassionato e potente che rivela il talento di un nuovo giovane autore destinato a diventare uno dei nomi principali nel cinema asiatico contemporaneo”.

Sinossi
Dopo essere stato rilasciato di prigione, Sweet Potato si accontenta del suo piccolo lavoro sul lungomare, vivendo dei magri incassi e ignorando i commenti di chi gli suggerisce di lasciar perdere. Viene però trascinato nel vortice del passato quando il vecchio boss, la madre e infine l’amico Maozi ricompaiono nella sua vita. Uno dopo l’altro si impadroniscono con forza del suo presente, cancellando ogni speranza per il futuro. Solo Seven riesce, in una certa misura, a mitigare le sue ansie. Un giorno, sullo sfondo di un paesaggio costiero oppressivo e carico di smog, a Sweet Potato viene finalmente concesso un incontro con il boss.

Love is a Gun sarà distribuito in sala nel 2024 ed è parte integrante della consolidata attività di promozione di opere cinematografiche di alta qualità da parte di Minerva Pictures. Nell’ultimo anno, tra gli altri, Minerva Pictures ha infatti distribuito Io sono tuo padre, di Mathieu Vadepied, film di apertura di Un Certain Regard al Festival di Cannes 2022, con un titanico Omar Sy, e Il grande carro di Philippe Garrel, Orso d’Argento per la Miglior Regia alla 73° Berlinale 2023, con Louis Garrel, Esther Garrel, Lena Garrel.

Ma non finisce qui! Il 2024 sarà infatti un anno ricco di attese distribuzioni per Minerva Pictures. Si parte con To Leslie, la straordinaria opera prima diretta da Michael Morris che si è aggiudicata il premio miglior opera prima di Hollywood Reporter Roma ad Alice nella Città 2023. La protagonista Andrea Riseborough ha ricevuto per la sua straordinaria interpretazione in questo film indipendente la candidatura agli Oscar 2023 come miglior attrice protagonista.

In arrivo anche Holly, di Fien Troch, in concorso alla 80° Mostra del Cinema di Venezia e presentato ad Alice nella Città nella sezione Sintonie. Ed ancora, Eismayer, di David Wagner, vincitore del Gran Premio della 37° Settimana Internazionale della Critica di Venezia e di due Premi a Les Arcs Film Festival (Prix du Public e Prix des Cinglés du Cinéma) e January, di Viesturs Kairiss, miglior film internazionale al Tribeca Festival e vincitore di tre premi (Miglior film, Miglior regia e Miglior attore) alla 17° edizione della Festa del Cinema di Roma.

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Minerva Pictures alla 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

4 Agosto 2022

SELEZIONE UFFICIALE – IN CONCORSO

SAINT-OMER

un film di ALICE DIOP

Tribunale di Saint-Omer. La scrittrice trentenne Rama assiste al processo di Laurence Coly, una giovane donna accusata di aver ucciso la figlia di 15 mesi dopo averla abbandonata sulla riva di una spiaggia del nord della Francia. Rama intende trarre dal caso una rivisitazione contemporanea del mito di Medea. Ma mentre il processo va avanti, nulla procede come previsto e la scrittrice, incinta di quattro mesi, si ritroverà a mettere in discussione ogni certezza sulla propria maternità.

In SAINT-OMER, Alice Diop affronta l’inimmaginabile, ponendoci il più vicino possibile all’imputata per esaminare il mistero delle sue azioni con grande sensibilità e intelligenza. Nel cast: Kayije Kagame, Guslagie Malanga, Fatih Sahin.

Affermata documentarista francese di origini senegalesi, Alice Diop debutta in un lungometraggio di finzione. Tra i suoi precedenti cortometraggi, Vers la tendresse ha vinto il Premio César come miglior cortometraggio.

 

VENEZIA CLASSICI I FILM RESTAURATI

TERESA LA LADRA

un film di CARLO DI PALMA

Un omaggio all’indimenticabile Monica Vitti con una delle sue più celebri interpretazioni, Teresa la ladra, film diretto dall’allora suo compagno Carlo Di Palma. Il restauro della pellicola è stato realizzato in digitale 4k dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale a partire dai negativi scena e colonna messi a disposizione da Minerva Pictures. Sarà proiettata nella sezione Venezia Classici, che torna dopo due anni di assenza nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

Girato nel 1973, in Teresa la ladra Monica Vitti è Teresa, vedova di guerra e madre alla continua ricerca di nuovi mestieri, che spesso è costretta a rubare per vivere. Nel difficile periodo storico contrassegnato dalla Seconda guerra mondiale in Italia, si consuma la dolorosa epopea di una donna fragile che conoscerà il dolore della prigione, la solitudine del manicomio e l’impossibilità di riconciliarsi col proprio figlio. Nel cast anche Stefano Satta Flores, Carlo Delle Piane, Michele Placido e Anna Bonaiuto.

 

SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA

THE FILM CLUB OFFICIAL PARTNER DELLA 37 SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA

The Film Club è official partner della 37a Settimana Internazionale della Critica (SIC) e assegnerà, al termine della rassegna, il premio del pubblico The Film Club Award. The Film Club, che sarà presentata al Lido di Venezia con un evento speciale, con più di 800 titoli al lancio, è la prima piattaforma multicanale italiana in streaming che mette a disposizione del pubblico italiano un esclusivo catalogo di film d’autore e di genere, classici, cult, action e rari, da guardare senza interruzioni pubblicitarie, ovunque e in qualsiasi momento.

L’offerta iniziale di The Film Club include i tre canali Rarovideo Channel, Full Action e Minerva Classic. A breve saranno presentati nuovi canali che andranno ad arricchire ulteriormente l’offerta di un catalogo sempre più ricco variegato e coinvolgente.

The Film Club è dunque una piattaforma del grande cinema e per il grande cinema, progetto nato da un’idea di Gianluca Curti, amministratore delegato di Minerva Pictures, e dal lavoro del Team Digital della società.

 

SELEZIONE UFFICIALE – FUORI CONCORSO

GLI ULTIMI GIORNI DELL’ UMANITÀ

un film di ENRICO GHEZZI e ALESSANDRO GAGLIARDO

Un film prodotto da Matango con Rai Cinema e Istituto Luce – Cinecittà, in associazione con Minerva Pictures. Con Aura Ghezzi e con le voci di Adelchi Ghezzi, Enrico Ghezzi e Toni Servillo.

Il panorama delle vicende umane incontra l’uomo con la macchina da presa. Il suo campo da gioco non ha confini, la sua curiosità non ha misura. Personaggi, situazioni e luoghi si accampano nel vissuto di un’umanità che è al contempo colei che vede e la cosa vista. Ma cosa sono gli ultimi giorni di questa umanità? Sono già trascorsi? Sono adesso o da venire? Nell’attesa gli astronauti dell’Atalante, nei loro sogni prometeici, incontrano la propria immagine in una bolla d’acqua. Il pilota spinge il suo bolide alla follia, in soggettiva, tra paura e desiderio. Lungo i tragitti dei piroscafi a mare aperto, una carezza, un affetto. Allo specchio, camera in mano, si verifica, certo sempre incertamente, la propria cattura dentro quella corta, troppo corta, unità di tempo. Ma quello che abbiamo imparato è che non c’è una durata. Tutto quello che toccano diventa tempo, diventa azione, attesa e speranza, ricorda Demetra all’umano affaccendarsi. Frammento di frammenti. Per compiere un gesto che sfugga la malinconia e la giochi in un movimento addirittura impossibile. Il teatro di Marte di Kraus non ha ancora aperto, eravamo occupati ad anarchiviare. E questo dramma non può avere altro spettatore che l’umanità.